Il Programma Interreg IVC


Presentazione del programma INTERREG IV C

Il Programma di cooperazione interregionale Interreg IV C, approvato dalla Commissione europea con Decisione C (2007) 4222 lo scorso 11 settembre 2007 si propone di sfruttare l'esperienza maturata nel corso della precedente programmazione 2000-2006 (Interreg IIIC) e le reti di partenariato tra le amministrazioni pubbliche che si sono create in tale ambito mediante lo scambio di informazioni su vasta scala e la condivisione di esperienze e di personale. Lo scambio  di esperienze e di buone pratiche avviene mediante la realizzazione di progetti volti a migliorare l'efficacia delle politiche per lo sviluppo regionale e a rivitalizzare l'economia. Mira altresì a capitalizzare i risultati ottenuti nella programmazione 2000-2006. In conformità alle linee guide strategiche per le politiche di coesione 2007-2013, il Programma intende dare un contributo alle strategie della UE per la crescita e l'occupazione. A tal riguardo, si propone quale strumento importante nell'attuazione dell'iniziativa UE "le Regioni soggetti attivi del cambiamento economico" (RFEC). Tale iniziativa è volta a sostenere le reti regionali e urbane nelle buone pratiche per rimodernare l'economia, incentivare la crescita sostenibile e ridurre le disparità economiche tra regioni.


Priorità

Il programma Interreg IVC si articola in 2 priorità tematiche rispettivamente dai titoli:


1) "Innovazione ed economia della conoscenza", comprende varie sub tematiche, quali innovazione, sviluppo della ricerca e della tecnologia, imprenditoria e PMI, società dell'informazione, occupazione, risorse umane e formazione.


2) "Ambiente e prevenzione del rischio", comprende anch'essa varie sub tematiche, quali rischi naturali e tecnologici, gestione delle risorse idriche, prevenzione e gestione dei rifiuti, biodiversità e tutela del patrimonio naturale, energia e trasporto sostenibile, patrimonio culturale e paesaggio.


REVERSE (REgional exchanges and policy making for protecting and valorising biodiVERSity in Europe - scambi regionali e politiche per la protezione e la  valorizzazione della  biodiversita' in Europa)
si inserisce all'interno della seconda priorità tematica.


Dotazione finanziaria

REVERSE è stato recentemente finanziato nell'abito dei progetti presentati alla seconda Call di Interreg IVC.

Il progetto, coordinato dalla Regione francese di Aquitania, vede la partecipazione di 14 partner provenienti da 7 paesi europei (Francia, Italia, Spagna, Grecia, Germania, Estonia, Slovacchia).

Il progetto dispone di un budget di circa 2.543.927,00 € di cui  1.992.730,00 € provengono dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (ERDF) e i restanti 551.197 € dal cofinanziamento dei partner.

Per quanto riguarda la Regione Umbria il budget è di 216.457,00, uno dei più alti assegnati.

Già a partire 2007, grazie al lavoro di funzionari e tecnici della Regione Umbria e di 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria (3A-PTA) sono state formulte le primissime proposte di implementazione delle attività che hanno consentito la strutturazione di una ricca e complessa progettualità sin dagli albori del programma.

La Regione Umbria ha assunto la responsabilità di coordinare una delle componenti più importanti del progetto: "Scambio di esperienze nella conservazione e valorizzazione della Biodiversità".

Il progetto ha una durata di 36 mesi e terminerà a Dicembre 2012.


Finalità

Obiettivo prioritario del progetto è migliorare, attraverso la cooperazione interregionale, l'efficacia delle politiche di sviluppo regionale connesse alla protezione della Biodiversità.

Inoltre, favorendo lo scambio di esperienze e buone prassi  le Regioni con minore consapevolezza avranno l'opportunità  di colmare tale divario riducendo la perdita della Biodiversità e preservando il comune patrimonio naturale. Un aiuto importante anche per i paesi di nuova ed in via di adesione.

Il ruolo principale della Regione Umbria è quello di coordinare la componente 3 del progetto "Scambio di esperienze nella conservazione e valorizzazione della Biodiversità" attraverso la condivisione di esperienze  l'identificazione di buone prassi nelle diverse Regioni Partner al fine di migliorare gli strumenti e le politiche di conservazione e valorizzazione della Biodiversità sia di interesse naturalistico sia di interesse agrario.