PROGETTO GIRZBAT


Il progetto GIRZBAT prevede la gestione integrata dei reflui zootecnici e la definizione di una nuova BAT - Best Available Technologies

L'iniziativa si prefigge di ottimizzare l'integrazione di più sistemi di trattamento dei reflui zootecnici prodotti nell'allevamento suinicolo gestito dalla Center Pig srl, localizzata in Loc. Castel Ritaldi a Massa Martana, Perugia.

L'azienda è dotata di un primo sistema di separazione solido/liquido di tipo meccanico, capace di estrarre la frazione solida grossolana con vibro-vaglio della dimensione di 0,5 mm e di un successivo dispositivo di separazione dei solidi ancora presenti. Quest'ultimo è costituito da una centrifuga, con dosatore di polielettrolita, mantenuta in funzione per circa 9 ore medie/giorno che consente il trattamento di circa 54 mc di liquame/giorno. Le frazioni residuanti dai processi di trattamento sono state valutate da un punto di vista agronomico-ambientale in funzione delle esigenze colturali dell'azienda ed in considerazione delle buone prassi di riferimento (CBPA e BAT del BREF CE).


Partenariato
  • Cratia – Confagricoltura Umbria
  • Center Pig srl
  • Fattoria di Monticello srl
  • Campagne Umbre Soc. Coop. agr.
  • Befood srl
  • 3A PTA Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria

Obiettivi
  • Definizione di un modello sperimentale applicativo di gestione dei reflui zootecnici, in concordanza con le normali pratiche agronomiche, al fine di tracciare uno schema sostenibile di rotazione colturale che permetta il massimo asporto azotato ed un utilizzo più razionale dei terreni aziendali.
  • Ottimizzazione nei tempi e nella gestione d’uso dell’impianto esistente di trattamento dei reflui zootecnici al fine di ottenere un significativo abbattimento dell’azoto ed una netta separazione delle forme azotate nelle diverse frazioni ottenute, migliorando al contempo anche la qualità agronomica ad ambientale del refluo ed aggiungendo la possibilità di poter studiare l’impatto sul suolo delle diverse frazioni di refluo.
  • Ottenimento di una frazione liquida chiarificata con basso contenuto in solidi sospesi, idonea all’utilizzo in fertirrigazione tramite impianto a goccia con lo scopo ultimo di farne un utilizzo complementare a quello dell’acqua di irrigazione.
  • Determinazione di un modello logistico funzionale allo spandimento dei reflui, che riduca ed ottimizzi gli spostamenti dei mezzi coinvolti nella distribuzione dei reflui. In funzione di ciò si pone l’obiettivo di implementazione della linea di subirrigazione che ricopre gran parte della superficie aziendale utile.

Attività

La frazione liquida ottenuta dal primo sistema di separazione a vagli viene inviata in una vasca di raccolta della capacità di 200 m3 e successivamente inviata alla centrifugazione. La frazione liquida ottenuta dalla fase di centrifugazione, viene raccolta in una prima laguna in cemento armato della capacità di 5700 m3, nella quale subisce un processo di sedimentazione. Da questa prima laguna la frazione chiarificata viene trasferita, mediante un sistema di sfioro, all’interno di una seconda laguna impermeabilizzata con telo in plastica della capacità di 3300 m3. Il tempo medio totale di stoccaggio all’interno delle lagune è di circa 180 giorni.

Le prove sperimentali in pieno campo sono finalizzate all’ottimizzazione dell’uso agronomico delle frazioni derivanti dal trattamento dei reflui. In particolare le attività di sperimentazione in campo prevedono lo svolgimento di prove agronomiche in azienda su colture a ciclo autunno-vernino e primaverile-estivo al fine di raggiungere i seguenti obiettivi:

individuare le migliori tecniche di utilizzo di tutte le componenti del refluo zootecnico ottenute dopo il processo di separazione (frazione solida, palabile e liquida) in relazione alle diverse caratteristiche ecofisiologiche delle colture e alla loro diversa stagionalità, consentendo di creare le migliori condizioni per massimizzare l’assorbimento dei nutrienti apportati dai reflui con particolare attenzione alla frazione azotata;

ridurre le perdite di azoto per lisciviazione e volatilizzazione nei diversi periodi dell’anno;

ottimizzare l’aspetto logistico al fine di ampliare il calendario di distribuzione e ridurre i volumi di stoccaggio e gli spostamenti con le macchine operatrici.

 

Il progetto ha previsto anche rilievi e determinazioni sperimentali sull’intera pianta e sul terreno.

Preliminarmente alla distribuzione del refluo sulle diverse colture e nelle diverse epoche di distribuzione verrà effettuata la caratterizzazione delle diverse frazioni del refluo.

I dati aziendali ottenuti permetteranno di calcolare e determinare:

indici di crescita e di assorbimento dell’azoto da parte della coltura;

indici utili alla razionalizzazione della concimazione azotata con particolare riferimento all’apparent recovery;

bilancio azotato semplificato del sistema “terreno-pianta”.

Le diverse componenti del refluo dopo processo di separazione sono state valutate come segue:

1. frazione palabile:

- cereale autunno-vernino. Il refluo è distribuito tramite carro spandiletame a perfetta tenuta idoneo al trasporto su strada utilizzabile nei terreni più distanti dal centro aziendale non dotati di tubi condottati.

2. frazione liquida:

- cereale autunno-vernino. Refluo distribuito in pre-semina tramite ripper insufflatore;

- coltura a ciclo primaverile-estivo fertirrigata (MAIS). Refluo distribuito in più interventi durante il ciclo colturale, in sincronia con i reali tassi di assorbimento da parte della pianta, attraverso manichette poste in superficie;

- coltura a ciclo primaverile-estivo in asciutto (GIRASOLE). Refluo distribuito in pre-semina tramite ripper insufflatore.